Medjugorje, 25 settembre
2011
"Cari figli,
vi invito affinché questo tempo sia per tutti voi il tempo per
testimoniare.
Voi che vivete nell’Amore di Dio e avete
sperimentato i Suoi doni, testimoniateli con le vostre parole e con la vostra
vita, perché siano gioia ed esortazione alla fede per gli altri.
Io sono con voi e intercedo incessantemente
presso Dio per tutti voi, perché la vostra fede sia sempre viva, gioiosa e
nell’Amore di Dio.
Grazie per aver risposto
alla mia chiamata."
Cari amici, ovviamente questo messaggio è dato alla
vigilia del mese di ottobre, mese mariano dedicato al Santo Rosario, mese che
ha il suo fulcro il 13 ottobre (apparizione della Madonna a Fatima) e mese
missionario in cui la Chiesa celebra la giornata missionaria; è quindi il mese
della testimonianza e della fede in cui abbiamo il dovere di essere missionari
personalmente, in unione con i Pastori.
La Madonna è Madre della Chiesa, cammina con la Chiesa e
ci dà sempre messaggi intonati alla realtà ecclesiale: nel tempo di Quaresima,
di Pasqua, della Pentecoste, il mese di Maggio, Natale, la festa dei Santi e
dei morti, sempre i messaggi riecheggiano i momenti di vita della Chiesa.
Le parole chiave di questo messaggio sono tre: fede, gioia, testimonianza.
La parola fede è fondamentale; perché? Perché la Madonna
ha detto, già nei primi tempi, che era venuta qui per risvegliare la fede e
d’altra parte la crisi della fede è il più grande problema del mondo
contemporaneo. L’aveva già messo in evidenza Paolo VI che parlava del
dilagare del secolarismo anche all’interno della Chiesa e anche Benedetto XVI
in tante occasioni e nel recentissimo viaggio in Germania dove, parlando a
tutto l’Occidente, ha detto che la vera crisi non è istituzionale, per cui i
rimedi verrebbero dall’esterno, ma la
vera crisi che si patisce all’interno della Chiesa è la crisi della fede. Questa crisi della fede c’è perché non si
prega, non si medita la parola di Dio, perché si lascia che il mondo penetri
nelle menti, nei cuori e come un veleno paralizzi la vita della Chiesa.
Quindi la mancanza di fede è il vero tumore che corrode il cuore dei credenti,
è il vero male a cui dobbiamo fare fronte.
La Madonna quindi in questo messaggio raccomanda che noi
che abbiamo avuto questa grazia del risveglio della fede, viviamo questa fede, la viviamo nell’amore e così la possiamo
testimoniare agli altri in modo tale da risvegliare la fede nel cuore degli
altri. È questo il programma della Regina della Pace. Quando ha cominciato a
dare messaggi alla Parrocchia nel marzo del 1984 ha detto nel secondo
messaggio: “Convertitevi voi della
parrocchia, perché tutti quelli che vengono qui si convertano a loro volta.”
Il primo passo della
conversione è il risveglio della fede, poi
naturalmente bisogna fare anche gli altri passi che sono il rinnovamento della vita.
Quindi la Madonna vuole che noi cristiani abbiamo una fede viva e gioiosa, non una fede
abitudinaria, incerta, piena di dubbi, corrosa dalla mondanità su cui si è
depositata la polvere dell’effimero per cui oggi molta gente vive senza Dio
anche se non lo nega, anche se dice “Beh, qualcuno ci deve pur essere…”, vive senza Dio e muore senza la prospettiva
della vita eterna. È una cosa gravissima che dei cristiani muoiano senza la
prospettiva della vita eterna! Vuol dire che la fede si è spenta, perché la
fede illumina la vita e indica lo sbocco della vita che è appunto la
vita eterna; non solo, ma anche le stesse famiglie che accompagnano un
moribondo lo fanno senza pregare, perché pensano che se pregano magari è l’ora
di morire! Queste sono forme che
dimostrano fino a che punto la fede è spenta in tanti cuori. Per prima cosa
dunque “risvegliate la fede nel vostro cuore” come un dono, “voi che avete
sperimentato la luce, la grandezza, la forza della fede”.
Poi la Madonna parla della testimonianza che deve essere duplice: prima con la vita, perché se
noi parliamo e non viviamo non siamo credibili, siamo cembali squillanti. La
testimonianza della vita è certamente da sola molto eloquente.
Mi viene in mente un ammonimento che la Madonna ha dato ai
genitori che non vivono la fede: “I
vostri figli vi osservano e si allontanano nell’ateismo” cioè, i vostri
figli non parlano, ma vedono la vostra vita, vedono che non è coerente e si
allontanano nell’ateismo. Perciò, cari amici, prima di tutto viviamo la fede nella nostra vita, che
sia veramente un incontro con Gesù
Cristo, un amore per Gesù Cristo e
la sua Parola, sia veramente un
entusiasmo per Gesù Cristo e per il
Cristianesimo.
Mi ha fatto impressione in questi giorni leggere
un’affermazione che è discutibile, a mio parere, però c’è qualcosa di vero
anche se andrebbe precisato, cioè che oggi la differenza fra i cristiani e i musulmani in Europa
consiste in questo: i musulmani sono più convinti della loro fede di quanto lo
siano i cristiani. Ciò è stato detto da un sociologo cattolico. Ora questo non
va generalizzato, perché prima di tutto dovremmo distinguere tra fede e
fanatismo, tra fede e immobilismo, tra fede e fondamentalismo, però c’è
qualcosa di vero. Poi non si può generalizzare tra i cristiani, perché sappiamo
benissimo come lo Spirito soffia e ci sono cristiani che per la fede affrontano
il martirio. Non esistono martiri musulmani che per la fede sono uccisi dagli
altri. Quelli uccisi dagli altri sono tutti cristiani.
Ma molti cristiani hanno una fede tiepida, senza le opere,
senza entusiasmo, una fede che non illumina la vita, che sa di scipito; questo
è vero e questa fede fa perdere la fede anche agli altri, ai non credenti,
perché dicono: “Se questa è la vostra fede a cosa serve?” Come dice
Gesù: “se il sale non dà sapore serve
solo ad essere buttato via”. Quindi la Madonna dice prima di tutto di vivere la fede con entusiasmo, con gioia,
con amore e poi diffonderla anche
con le parole che devono attingere alla nostra esperienza, dire chi per
noi è Gesù Cristo, come Lui illumina la mia vita, come mi libera dal male,
dalla morte, dal dolore, dalla disperazione, dagli scoraggiamenti, dalle
depressioni, da tutto. Non devono essere le parole che pungono, ma le
parole che illuminano e che rendono conto della nostra esperienza di Dio come
dice San Paolo: “Rendete ragione della vostra fede!” In questo modo, quando la fede è vissuta e quello che viviamo
lo testimoniamo, allora la testimonianza
è gioia ed esortazione,
perché anche gli altri si aprano alla fede. Quindi la Madonna vuole convertire
il mondo conquistando i cuori attraverso la testimonianza della vita e delle
parole che attingano alla vita.
La Madonna ci
accompagna in questa testimonianza, come ci accompagna nel cammino di conversione e in
questo viaggio che stiamo facendo nella modernità che è denso di pericoli come
mai ci sono stati, perché il mondo è a rischio di autodistruzione. Ma la
presenza di Maria ci ricorda quello che ci ha detto Gesù: “Io sono con voi fino alla fine del mondo”, Gesù che è risorto, è
vincitore e ci dice che il male non può vincere.
Ci conferma in questo Maria dicendo: “Io sono con voi e intercedo
incessantemente presso Dio per tutti voi”. Tutti voi vuol dire uno per
uno! E prega perché la nostra fede sia sempre viva, gioiosa e nell’Amore di
Dio.
Cari amici, credetemi
se la nostra fede è viva, gioiosa e nell’Amore di Dio sposta le montagne,
converte le persone; ma questo deve avvenire cuore per cuore, famiglia per
famiglia, ovunque vi troviate, nelle aule di scuola, nei posti di lavoro, nei
bar, nei luoghi di gioco, di divertimento, perfino nei luoghi di peccato,
ovunque portate la vostra fede viva, gioiosa e piena d’amore.
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it