Medjugorje, 25 febbraio 2013
anche oggi vi invito alla
preghiera.
Il peccato vi attira verso le
cose terrene, ma io sono venuta per guidarvi verso la santità e verso le cose
di Dio, ma voi lottate e sprecate le vostre energie nella lotta tra il bene e
il male che sono dentro di voi.
Perciò, figlioli, pregate,
pregate, pregate affinché la preghiera diventi gioia per voi e la vostra vita
diventerà un semplice cammino verso Dio.
Come vedete, la Madonna non ha distolto lo sguardo da
ciò che le sta più a cuore e cioè che questa Quaresima è un tempo di preghiera e di conversione.
Vuole che noi, in questa
Quaresima, insieme a Gesù rimaniamo nella preghiera, nella lotta contro il
male, quel male che per Gesù era fuori di Lui, il maligno, satana e che cercava
appunto di attirarlo a sé con la seduzione, con le proposte che sappiamo nelle
tentazioni, ma Gesù, il Figlio di Dio, ha detto appunto “vattene satana”
e ha messo fine a qualsiasi possibilità del maligno di poter fare breccia.
Però con noi il maligno fa
breccia, perché ci sono le radici del male, ci sono le conseguenze del peccato
originale, quella che la Chiesa chiama concupiscenza, cioè quella tendenza che
non è peccato, ma è una tendenza al peccato che si esprime nei vizi capitali: superbia, avarizia,
lussuria, ira, gola, invidia, accidia, che sono in noi e che sono le radici del male e che vanno sradicate.
Per sradicarle è necessaria
una lotta di cui parla la Madonna. Questa lotta fra il bene e il male che è
dentro di noi rischia, cari amici, di protrarsi per tutta la vita in termini di
una sconfitta dietro l'altra e quindi di una nostra permanenza nel pantano del
male. Perché? Perché non abbiamo la forza di dire “tagliamo!” Tagliamo le radici del male; diciamo
il nostro “rinuncio”
fino in fondo a ciò che satana ci offre e col quale ci vuole distruggere.
Quindi questa espressione che
sembra sibillina, in realtà descrive quello che è descritto ampiamente nel
capitolo 7° e nel capitolo 8° di San Paolo nella lettera ai Romani. Cioè uno
rischia di passare tutta la sua vita considerando da una parte il bene che
vuole, dall'altra facendo il male che non vuole, perché non ha il coraggio
della decisione.
San Paolo ci dice che il
coraggio della decisione si può avere se nella
preghiera chiediamo la grazia e
con l'aiuto della grazia dire un no
radicale al maligno e quindi fare quello che la Madonna ci ha detto tante
volte: ”decidetevi per Dio, decidetevi
per la santità, decidetevi per la conversione”. Se non c'è questa decisione,
tutta la nostra vita rischia di essere impantanata nella lotta contro le nostre
passioni che non vogliamo sradicare.
Allora sia ben chiaro che la
lotta continua fino al termine della nostra vita, ma se camminiamo sulla via
della santità, sia pure con fatica, avendo
ormai deciso per il bene, avendo impostato la nostra vita come cammino
verso la santità, avendo ormai deciso di
seguire Cristo e la Sua croce e di portare quella che ci dona, allora quando c'è questa decisione, la preghiera diventa gioia.
Il cammino di santità, per
quanto aspro, “diventerà un semplice cammino verso Dio”. “Grazie
per aver risposto alla mia chiamata”.
Quindi, come vedete, il cuore
del messaggio della Madonna è proprio questo, uscire dalla mediocrità,
uscire dalla tiepidezza o se vogliamo mettere fine alla complicità che abbiamo con le nostre
passioni, alla complicità che abbiamo col peccato, uscire dalla stagnazione
della vita spirituale, uscire dal pantano.
Questa è la sollecitazione,
l'invito, se vogliamo, l'ammonimento che ci fa la Madonna, diversamente se restiamo lì nel pantano, per cui non
siamo capaci ad imprimere attraverso una scelta decisa, una precisa direzione
alla nostra vita, esauriamo la nostra
vita nelle continue cadute una dopo l'altra, poi ci confessiamo, poi ricadiamo,
poi ci riconfessiamo, poi ricadiamo e segniamo il passo.
Ecco questo è ciò che la
Madonna ci dice.
Questo messaggio è rivolto non a chi è prigioniero del
male, nel senso che è ormai indurito nel male, ma a quelli che sono in una situazione grigia.
In una situazione dove non
dicono né sì sì, né no no, ma dicono “so”, la situazione
tipica della tiepidezza, la
situazione di chi un po' è mondo, un po' acqua santa.
Da lì ovviamente la Madonna ci
dice di uscir fuori, perché se non ne usciamo segniamo il passo, non andiamo
avanti, non cresciamo nel cammino di santità dove Lei ci vuole guidare, come
quando appunto diciamo che “sì un po' preghiamo, un po' crediamo in Dio”, però
non è Dio al primo posto, non è il Suo amore al primo posto, non è il servizio
a Dio al primo posto, non è la lotta per essere più santi al primo posto.
La Madonna ci dice di uscir fuori da questa mediocrità spirituale,
che ci fa sprecare le energie e che ci tiene fermi nel cammino spirituale, come
se satana appunto ci tenesse al guinzaglio e non ci lasciasse andare avanti.
Allora uno dice: “va be’,
ma dove prendo la forza?”. Il problema è questo; molte volte la nostra volontà è talmente debole che non
riusciamo a decidere, eppure finché
non decidi non sei contento.
Santa Caterina da Siena diceva
“se non decidi di rompere la spina, non ti godi la rosa”, e così anche
noi finché non decidiamo di dire no
al peccato, in parole povere, finché non decidiamo la conversione, la
confessione, il no al peccato, finché non decidiamo questo, la spina ci punge.
Dobbiamo spezzare la spina, cioè dire no al peccato, rinuncio al peccato,
questa è la cosa da fare, allora c'è la rosa.
Come dice la Madonna, c'è la gioia della preghiera, la
preghiera diventa gioia e il cammino di
santità diventa più semplice, più
spedito, diventa perfino leggero, pur portando la croce diventa veloce,
gioioso.
Allora torniamo alla domanda,
come riuscire a decidere?
La decisione si prende nella preghiera.
Bisogna considerare quanto il
male ci fa male, bisogna considerare che Dio è il vero bene, che Lui è il vero
amore e bisogna decidersi per Lui,
per il vero bene, per l’amore, per la verità, per la bellezza, per la nostra
gioia, per la grandezza della nostra vita e far maturare con la buona volontà,
con la grazia questa decisione finché non diventi un colpo di mannaia a quella
corda che ci tiene legati al maligno.
Decido, rinuncio a satana! Rinuncio, rinuncio, rinuncio!
Arrivare a dirlo col cuore.
Questo la Madonna vuole in questa Quaresima per noi, questa è la cosa più
importante per noi. Questa è la nostra
vittoria, questa è la nostra resurrezione, questa è la nostra gioia, questa
è la nostra conquista, questa è la nostra liberazione.
Coraggio, cari amici, perché
la grazia di Dio ci sorregge in tutto questo.
Questo
messaggio sembrava sibillino, ma in realtà tocca il cuore della vita, del
combattimento spirituale.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it