Medjugorje, 25 aprile 2013
pregate, pregate, soltanto pregate affinché il vostro cuore si apra alla
fede come il fiore si apre ai raggi caldi del sole.
Questo è il tempo di grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza e voi
siete lontani dal mio Cuore.
Perciò vi invito alla conversione personale ed alla preghiera in famiglia.
La Sacra Scrittura sia sempre l'esortazione per voi.
Vi benedico tutti con la mia benedizione materna.
Grazie per aver risposto alla mia
chiamata."
Questo messaggio, come vedete, ha
un’espressione molto preoccupata da parte della Madonna. Preoccupata da parte
Sua, ma che deve preoccupare anche noi, perché fotografa la nostra situazione,
non dico di tutti, ma certamente di una buona parte di noi, se la Madonna
arriva a dire: “voi siete lontani dal mio Cuore”.
Per quale
motivo noi siamo lontani dal Cuore di Maria? Qual
è la ragione per la quale alterniamo momenti in cui siamo vicini a momenti in
cui piano piano ci allontaniamo? Questo è dovuto al fatto, e bisogna trovare la
causa per poi approntare i dovuti rimedi, che noi ci allentiamo nella
preghiera, ci stanchiamo della preghiera, ci intiepidiamo nella preghiera e poi
trasciniamo la preghiera fino ad abbandonarla del tutto.
Quando parliamo di preghiera,
intendiamo solo una forma di preghiera, la
preghiera del cuore, la preghiera in cui si va alla presenza di Dio. La
preghiera in cui, attraverso le parole, si scalda il ”cuore”, si
apre a Dio, “come il fiore si apre ai raggi caldi del sole”,
perché se la preghiera non è questo, cioè non è aprirsi al sole di Dio, non è
neanche preghiera, sono parole che ci ricadono addosso.
La Madonna ha già definito una volta
“fiume di parole che escono e non lasciano traccia nel cuore”. Quando manca la preghiera del
cuore, cioè il nostro incontro con Dio, l'esperienza di Dio, questo ”aprirsi
a Dio come i fiori al sole”, quando manca questa preghiera, pian piano ci
raffreddiamo e come i fiori, quando il sole tramonta, si chiudono su se stessi
e poi se questa chiusura rimane a lungo nel tempo, finiscono per appassire e
per morire.
Il motivo per cui siamo lontani dal Cuore di Maria è perché non preghiamo o non preghiamo
abbastanza o non preghiamo ogni giorno!
Allora è per questo che la Madonna,
constatando che siamo lontani dal suo Cuore, ci dice come dobbiamo fare per
riavvicinarci al suo Cuore: “cari figli, pregate, pregate, soltanto
pregate”.
Perciò, cari amici, come i
fiorellini che sono al buio e al freddo sono chiusi e rischiano di morire, così
noi dobbiamo uscire da questa situazione di pericolo e di morte, aprendo il
nostro cuore nella preghiera, “così come i fiori si aprono ai raggi caldi
del sole”.
Cioè ricominciare a pregare e
ricominciare a pregare con il cuore e non
smettere di pregare fino a quando Dio non rientra nella nostra vita e
finché il nostro cuore non batta d'amore per Lui.
È chiaro che se la Madonna dice “voi siete lontani dal mio Cuore”, vuol
dire che il nostro cuore non batte più d'amore per Dio, non sente più Dio, non
sente più la Sua presenza, non sente la Sua nostalgia, non sente il Suo amore,
non sente la Sua tenerezza e, se questa situazione di non preghiera si protrae
nel tempo, cosa succede? Che la nostra
mente invece di essere illuminata dalla verità di Dio, è irretita dalle
preoccupazioni di questo mondo, dagli affari della vita e sul nostro cuore
si deposita la coltre dell'effimero che lo rende insensibile fino a diventare
un cuore, come dice la Madonna, impuro, vuoto e duro.
C'è tutta una serie
di espressioni con cui la Madonna ha voluto descrivere i cuori di coloro che
non pregano, perciò, cari amici, usciamo
da questa situazione, da questo gelo
d'inverno nel quale siamo ancora e ricominciamo a pregare, a pregare col cuore e nella luce della
preghiera cerchiamo di capire dove è andata a impantanarsi la nostra vita
perché la Madonna ci chiama di nuovo
alla conversione personale.
Ciò vuol dire che
la nostra vita si è impantanata nel peccato, nelle cose di questo mondo, nella
fame di mondo, nelle preoccupazioni della vita.
Molte volte non
sono le preoccupazioni del vivere, ma addirittura le preoccupazioni per sfamare le nostre passioni, i nostri vizi che
ci incatenano, ci tarpano le ali, non ci lasciano volare in alto.
La Madonna ci invita alla preghiera. Nella preghiera vediamo la situazione della
nostra anima e ci invita quindi a prendere decisioni che vanno prese oggi e
non domani per ritornare in Grazia di Dio, per rimettere di nuovo in moto il
nostro cammino spirituale. Nel caso non fossimo in Grazia di Dio, cari amici,
sarebbe la morte!
Accanto alla
preghiera, la Madonna mette anche la Sacra Scrittura, perché la lettura della Parola di
Dio è come l'olio che accende la fede, è nutrimento quotidiano che ci rafforza.
Abbiamo bisogno della preghiera che
scaldi il cuore e della Parola di Dio che nutra la mente.
La Madonna dice che
questo deve essere fatto non soltanto personalmente: “vi invito alla
conversione personale”, ma anche “in famiglia”, anche le
famiglie si devono svegliare dal sonno stanco.
Quando nella famiglia non c'è più la preghiera,
quando nella famiglia latita la preghiera, entra
l'effimero, entrano i litigi,
entrano le incomprensioni, manca il dialogo, manca il perdono reciproco, manca l'amore e mancano le difese dalle insidie del maligno che oggi opera
soprattutto contro le famiglie.
Fissiamo il nostro programma di conversione personale per il mese di Maggio: riprendere la preghiera personale che
animi la giornata dal mattino alla sera, riprendere il Rosario in famiglia e
all'interno del Rosario leggere anche un breve brano di Vangelo, magari
quello del giorno, accostarsi al sacramento
della Confessione, che comunque la
Madonna ci indica di fare, non una volta all'anno, ma almeno una volta al mese,
e subito nel caso uno non fosse in grazia di Dio, perché sia integrato il
nostro cammino spirituale.
La Madonna ci
incoraggia su questa strada dicendo “Vi benedico tutti con la mia
benedizione materna”.
Riprendiamo il Rosario
in mano, riprendiamo la preghiera, riprendiamo la frequenza dei Sacramenti che sono la fonte della Grazia.
La Confessione
almeno una volta al mese, la Messa tutte le domeniche, ma anche quotidiana,
quando è possibile, la preghiera in famiglia, la preghiera personale al
mattino, la preghiera alla sera e in famiglia almeno il Santo Rosario insieme.
In questo modo saremo più forti, più sereni, più in pace e Dio ci guiderà,
perché in tante cose materiali in cui noi ci impegniamo, se tralasciando la preghiera,
non otteniamo nulla.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it