Messaggio a Mirjana del
2 novembre 2011
Come ogni 2 del mese verso
le ore 9 di mattina la Madonna è apparsa a Medjugorje alla veggente Mirjana e le
ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli,
il Padre non vi ha lasciato a voi stessi.
Il Suo amore è immenso, l’amore che mi conduce a voi per aiutarvi a
conoscerLo, affinché tutti, per mezzo di mio Figlio, possiate chiamarLo “Padre”
con tutto il cuore e affinché possiate essere un popolo nella famiglia di Dio.
Ma, figli miei, non dimenticate che non siete in questo mondo solo
per voi stessi e che io non vi chiamo qui solo per voi. Coloro che seguono mio
Figlio pensano al fratello in Cristo come a loro stessi e non conoscono
l’egoismo.
Perciò io desidero che voi siate la luce di mio Figlio, che voi
illuminiate la via a tutti coloro che non hanno conosciuto il Padre - a tutti
coloro che vagano nella tenebra del peccato, della disperazione, del dolore e
della solitudine - e che mostriate loro con la vostra vita l’amore di Dio.
Io sono con voi! Se aprite i vostri cuori vi guiderò.
Vi invito di nuovo: pregate per i vostri pastori! Vi
ringrazio".
Questo messaggio si
commenta da solo per la sua bellezza. È un messaggio da meditare. La Madonna ci
indica tre punti su cui guardare, tre prospettive.
La prima prospettiva: il Padre, l’amore del Padre che non
ci abbandona, che non abbandona questo
mondo, nel quale signoreggia il peccato, domina il peccato, come ha detto la
Madonna in altri messaggi, questo mondo dove satana vuole prendere il posto di
Dio. La Madonna già nel messaggio precedente aveva detto: “Non permettete che le vostre famiglie, la società siano senza Dio”.
Questo mondo è amato, è redento, il Padre non lo abbandona, il Suo amore è
immenso.
Questo è il primo sguardo
che la Madonna ci invita a dare, uno sguardo di luce, di fede nella
Provvidenza, nell’amore del Padre Celeste che è fedele.
Poi la Madonna ci invita a
vedere con un altro sguardo come si è manifestato l’amore
del Padre. L’amore del Padre si è
manifestato per mezzo di Suo Figlio, del Figlio eternamente generato dal
Padre, Figlio di Maria, il quale ci ha insegnato a chiamare Dio con il nome di
Padre, che ha portato sulla terra l’amore del Padre, che in tutta la Sua vita
ha manifestato l’amore del Padre, la via che porta al Padre fino a dire di se
stesso: “Io sono la luce del mondo, Io
sono la via, la verità e la vita”.
Questo è lo sguardo che la Madonna ci invita a dare
a Colui che ci ha rivelato il Padre, che ci ha portato l’amore del Padre e ci
dona l’amore del Padre. Nel medesimo tempo la Madonna - già in altri messaggi
aveva detto che Lei è qui sulla terra inviata da Dio, dall’Onnipotente - la Sua
presenza qui, in mezzo a noi da trent’anni, è un segno dell’amore immenso del
Padre che L’ha inviata qui sulla terra perché renda testimonianza al Figlio,
perché porti i figli dispersi di Dio all’amore del Figlio, li porti verso il Figlio e attraverso il Figlio li riporti al Padre. Questo secondo sguardo è dunque l’amore del Padre
che si manifesta nel Figlio, Figlio che ci ha rivelato il Padre, che ci ha
salvato, che ci ha fatti figli di Dio, ha fatto Lui la famiglia di Dio, la presenza di Maria qui, per così tanto tempo,
è una testimonianza di questo amore.
Poi la
Madonna ci invita a guardare oltre la nostra esperienza di ogni giorno che facciamo nella
Chiesa, nella famiglia di Dio, quella esperienza che facciamo nei
pellegrinaggi, quando siamo tutti uniti, quando siamo uniti negli intenti,
nella fede, nella preghiera, guardiamo oltre lo steccato del nostro ovile,
l’ovile santo nel quale ci troviamo e ci invita a guardare il mondo.
La Madonna aveva già usato immagini straordinarie
descrivendo la situazione esistenziale di chi è senza Dio, aveva parlato di un
mondo immerso nella tenebra della menzogna. Nei messaggi scorsi aveva parlato
di un mondo immerso nella tenebra della morte.
Ora guardate come la Madonna descrive quelli che
sono senza Dio, senza speranza, senza luce, senza pace, guardate come descrive
la loro situazione esistenziale. Ditemi voi se non è la situazione esistenziale
nella quale vivono gli uomini d’oggi, cioè quelli che non hanno conosciuto il
Padre e che vagano, vagano dove? Nella tenebra del peccato, della disperazione,
del dolore e della solitudine. Senza Dio
si è schiavi del peccato, schiavi del maligno, si è nell’angoscia, si è nella
disperazione, si è nel dolore, si è nella rivolta, si è nella bestemmia, si è
nel nulla, nella solitudine. Questo è il mondo senza Dio, un inferno
anticipato. La Madonna dice che quelli che non hanno conosciuto il Padre
vagano, è la seconda volta che la Madonna usa la parola “vagano” proprio come
disperati, vagano nella tenebra del peccato, della disperazione, del dolore e
della solitudine. Anche noi quando eravamo nel male forse abbiamo fatto questa
esperienza tremenda. La Madonna ci dice: “Guardate l’amore del Padre, guardate
come il Padre, nel suo amore, ha mandato il Figlio qui sulla terra, e ha
inviato anche me e guardate la situazione dei vostri fratelli, queste persone
che sono nel peccato, nella disperazione, nel dolore, nella solitudine”. Dice
la Madonna: “tutti questi sono fratelli vostri in Cristo e voi dovete
preoccuparvi di loro, farvi carico di loro e non chiudervi nel vostro egoismo”,
e dice: “Figli miei non dimenticate che non siete in questo mondo solo per voi
stessi e che io non vi chiamo qui solo per voi. Coloro che seguono mio Figlio
pensano al fratello in Cristo come a loro stessi e non conoscono l’egoismo”.
Chiaramente è un’esortazione a rendere vero l’amore
di Dio attraverso l’amore del prossimo, a farsi carico di chi è nelle tenebre
dell’ombra di morte, a chi è nel peccato, nella disperazione, nel dolore e
nella solitudine. Noi siamo abituati a descrivere le situazioni esistenziali a
partire dalle povertà materiali che pure sono importanti, però ci sono quelli
che sono nella povertà materiale, ma sono nella pace perché hanno Dio, ci
sono invece quelli che non hanno povertà materiale, ma che sono nella
disperazione, perché non hanno Dio.
Questo messaggio, è rivolto a noi, perché
soprattutto qui in occidente la povertà
spirituale, la povertà esistenziale è la più grande disgrazia, la più grande fonte di
dolore che c’è. La condizione esistenziale di chi è senza Dio, come diceva il
Cardinale Biffi: “sazi e disperati”.
La Madonna ci invita a guardare alla condizione di
povertà spirituale di quelli che vagano nella tenebra del peccato, della
disperazione, del dolore, della solitudine, che camminano sui nostri
marciapiedi, che troviamo nelle discoteche, nei luoghi di ritrovo, nei templi
di mammona, nelle fiere della vanità. Cosa dobbiamo fare? Ce ne laviamo le
mani, li mandiamo a quel paese, diciamo che si arrangino? NO! Anche
perché molte di queste persone sono i nostri familiari, e la Madonna dice: “Cari
figli, io desidero che voi siate la luce di mio Figlio, che voi illuminiate la
via a tutti coloro che non hanno conosciuto il Padre”. Però questo lo
possiamo fare soprattutto con l’esempio, la Madonna ci dice: “Voglio
che mostriate loro con la vostra vita l’amore di Dio”, con la vita, con
il nostro amore e prendendoli a cuore, essendo per loro mani tese, essendo per
loro dei fratelli, allora anche le
parole saranno efficaci, ma non prima.
La Madonna poi dice qual è il suo compito: “Io
sono con voi, sono qui per aiutarvi, vi illumino, vi conduco, vi prendo
per mano, vi esorto, vi insegno, e se aprite i vostri cuori vi
guiderò”. La Madonna è qui a farci da guida, perché noi siamo la luce
di Suo Figlio in questo mondo.
Poi c’è un invito a pregare per i nostri Pastori. Dobbiamo pregare per i Pastori, punto
e basta. Vi dico una cosa, perché capiate cosa vuol dire: “Pregate per i vostri Pastori!”
Ho visto un video su internet di una visita che il Papa ha fatto in un grande
paese europeo, non dico quale, è sceso dall’aereo e c’erano tutti i vescovi a
salutarlo, il Papa umilmente ha teso la mano per salutare ogni vescovo, metà di
loro ha rifiutato la mano! Ora capite, e dico con dolore questa cosa, ma
chiudere gli occhi davanti alla realtà non mi sembra una buona politica,
allora, qui c’è scritto: “Vi invito di nuovo: pregate per i vostri
Pastori. Vi ringrazio”.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “