Messaggio a Mirjana del 2 settembre
2010
Come ogni 2 del mese verso
le ore 9 di mattina la Madonna è apparsa alla veggente Mirjana e le ha dato il
seguente messaggio:
"Cari figli,
sono accanto a voi perché
desidero aiutarvi a superare le prove che questo tempo di purificazione mette
davanti a voi.
Figli miei, una di esse è il
non perdonare e il non chiedere perdono.
Ogni peccato offende l’amore e
vi allontana da esso – l’amore è mio Figlio!
Perciò, figli
miei, se desiderate camminare con me verso la pace dell’amore di Dio, dovete
imparare a perdonare ed a chiedere perdono.
Vi ringrazio".
Mi pare che questo messaggio parli da solo,
tanto è chiaro. Dobbiamo comunque distinguerlo in due parti: una
prima parte di carattere generale, perché la Madonna in questa introduzione
ci spiega che tempo stiamo vivendo.
La Madonna più volte ha detto che stiamo
vivendo un tempo di Grazia, un tempo in cui dobbiamo rivestirci
di Grazia, un tempo quindi in cui dobbiamo pentirci dei peccati, in cui
dobbiamo convertirci, rivestirci della Grazia Santificante, purificarci
e fare un cammino di Santità. Questo è il cammino spirituale lungo il quale la
Madonna ci accompagna, tant’è vero che nel messaggio del 25 luglio, la Madonna
ci ha invitato, ci ha sollecitato a seguirLa: “Seguitemi!”, ha detto.
Nella seconda parte del messaggio invece
la Madonna mette in evidenza una delle purificazioni o delle prove che sono per
Lei particolarmente importanti per la nostra purificazione e per la nostra
santificazione che è appunto il perdono.
Io vorrei però non sottovalutare la prima
parte, cioè il fatto che la Madonna ci dica che viviamo un tempo, questo tempo
di Grazia, di conversione e di purificazione, nel quale incontriamo delle
prove; prove che molte volte vengono dalla vita stessa, prove che molte
volte vengono da Dio stesso e attraverso queste prove Dio ci vuole
purificare, ci vuole rafforzare, ci vuole allenare, ci vuole fortificare
per essere pronti a momenti di prove ben maggiori.
La Madonna, pedagogicamente, ci ha tante volte
prospettato, specialmente nelle Apparizioni dei primi anni, dei segreti e lo ha
fatto anche ultimamente nei messaggi rivolti alla Parrocchia, ma certamente il
tempo dei segreti è un tempo di prova, soprattutto la prova della Fede,
la prova della Speranza, la prova della Carità. Però noi saremo
in grado di superare quel tempo di grandi prove se adesso veniamo allenati
dalle prove che la vita, che la società, che noi stessi, che Dio ci mette
davanti perché le affrontiamo.
Quindi è molto importante questo, è un tempo in
cui il fatto di avere delle prove di vario genere non ci deve spaventare, sono
un allenamento necessario, sono una fortificazione necessaria della nostra
volontà, cioè la nostra volontà diventa salda se viene messa alla prova. E’
attraverso i combattimenti che uno diventa sempre più forte, è attraverso le
vittorie che uno diventa più vittorioso, è attraverso il superamento delle
tentazioni più piccole che uno poi supera le tentazioni più grandi e quindi
non dobbiamo lamentarci con Dio, non dobbiamo mormorare, perché molte volte
arriviamo a mormorare, se nella nostra giornata incontriamo tanti ostacoli,
tante prove, tante tentazioni.
La Madonna ci dice che è un tempo di purificazione, è un tempo di formazione, è un tempo in
cui attraverso prove piccole possiamo affrontare prove più grandi. Quindi
questa è, a mio parere, un’introduzione generale molto importante, che ci aiuta
a capire il valore delle prove. Non temiamole, non demonizziamole, non
mormoriamo. Affrontiamole, è necessario che ci siano perché siamo più forti,
perché diventiamo più resistenti, perché ci addestriamo a battaglie ben più
grandi: si diventa pronti per le
battaglie più grandi, quando si vincono quelle più piccole.
Poi la Madonna passa alla seconda parte del
messaggio e indica una delle prove e quindi delle purificazioni interiori
che tutti quanti dobbiamo affrontare, perché sono quelle prove e purificazioni
che avvengono spesso nei rapporti della vita quotidiana, direi persino in
famiglia. Non dobbiamo pensare che perdonare o chiedere il perdono riguardi
solo i nemici esterni. Diciamo pure che molte
volte le famiglie si sfasciano nei rapporti fra genitori, fra marito e moglie,
si rompono perché nessuno dei due è in grado o non ha la forza interiore di
perdonare e di chiedere perdono. Si sfasciano le famiglie per questo e
anche nei rapporti familiari, specialmente nei rapporti fra padri e figli,
quando i figli diventano più grandi, si consumano delle fratture quasi insanabili
proprio perché manca la capacità di perdonare e di chiedere perdono. Poi
naturalmente ci sono i rapporti con gli altri, sul posto di lavoro, nella
società, dappertutto; ci sgomitiamo, ci pestiamo i piedi a
vicenda ed è facile quindi che ci
urtiamo a vicenda, che ce la leghiamo a un dito, che giuriamo di non parlare
più, di non salutare più, di non vedere più, di tagliare i ponti. Per
carità, non è che dobbiamo essere amici di tutti, però avere verso tutti lo
sguardo del rispetto e quindi sgombrare il cuore dai risentimenti, dalla
rabbia, dalla voglia di farla pagare, dal desiderio di volere
il male degli altri. Quindi vorrei dire che questa purificazione che la
Madonna ci chiede è una purificazione che veramente riguarda la nostra vita
quotidiana in tutti i settori, da quello familiare a quello sociale, perfino
all’interno stesso della Chiesa.
Allora la Madonna ci dice: “perdonare e chiedere perdono”.
Che cosa vuol dire? Perdonare vuol dire che tu sei stato offeso e allora devi
essere disponibile a perdonare.
Naturalmente io ho sempre sottolineato il fatto
che la disponibilità a perdonare è sempre necessaria, poi però per quanto
riguarda l’offerta stessa del perdono ovviamente è come quando si getta il seme
nel campo, bisogna trovare le parole giuste al momento giusto, al tempo giusto,
così anche noi quando seminiamo, seminiamo quando il terreno è pronto e quando
la stagione è giusta. Però dentro noi dobbiamo avere sempre la disponibilità
a perdonare, aspettare il momento buono per poter offrire il perdono in
modo tale che anche l’altro, l’interlocutore, sia disponibile ad accoglierlo,
perché è ovvio che se tu vai ad offrire il perdono nel momento sbagliato rischi
di gettare benzina sul fuoco e basta!
Quindi però la disponibilità al perdono ci deve
essere sempre. Bisogna fare anche la fatica del cuore, anche
perché tu, se dentro hai il risentimento, non sei in pace. Il
non perdonare fa male prima di tutto a te, è una spina conficcata nel tuo
cuore, è una ferita che è dentro di te e finché non decidi di non covare più
risentimenti, non si rimargina. Quindi prima di tutto la disponibilità a
perdonare, a dare il perdono quando tu sei stato offeso e poi la Madonna dice: “e
chiedere perdono”. Chiedere perdono è quando tu hai offeso gli altri e devi essere subito pronto a chiedere
il perdono.
Quindi, quando tu sei stato offeso devi
essere disponibile a perdonare e a trovare il momento giusto per esprimere
questo perdono in modo tale che ci sia la pace e nel medesimo tempo quando
tu hai offeso gli altri devi chiedere il perdono in modo tale che la ferita
venga rimarginata.
Ecco questo dunque è il passaggio fondamentale,
una di queste prove che dobbiamo superare per la nostra purificazione:“Figli
miei, una di esse è il non perdonare e il non chiedere perdono”.
La conseguenza di non perdonare e di non chiedere il perdono è la rottura dei rapporti con gli
altri e la presenza dentro di
noi di qualcosa di aspro, di qualcosa di duro che ci rode, che ci fa male.
Poi la Madonna riporta l’esigenza del perdono all’esigenza dell’amore.
Perché perdonare? Perché la motivazione di tutto il nostro essere deve
essere l’amore!
“Ogni peccato” dice la Madonna “offende l’amore” cioè,
ogni peccato è espressione di disamore, ogni peccato offende l’amore “e
vi allontana da esso – l’amore è mio Figlio”. Quindi ogni peccato nasce
dalla mancanza di amore e vi allontana dalla fonte dell’amore che è Gesù
Cristo.
“Perciò, figli miei, se desiderate
camminare con me verso la pace dell’amore di Dio, dovete imparare a perdonare
ed a chiedere perdono”, quindi abbiamo visto, cari amici, che se non
perdoniamo e se non chiediamo perdono il nostro cuore si indurisce, si
intristisce, si inacidisce. Soprattutto abbiamo delle persone che sono state cancellate dalla
nostra vita; magari sono persone che ci vivevano vicino.
La Madonna dice - ritornate alla fonte
dell’amore - vorrei dire anche dell’esempio dell’amore di Gesù
Crocifisso che dall’alto della Croce dice: “Padre perdona loro, perché non
sanno ciò che fanno”. Se voi
sgombrate il cuore dal risentimento e fate questa fatica di perdonare e di
chiedere perdono, la Madonna dice - dentro di voi viene la pace dell’Amore di Dio - e questa pace dell’Amore di Dio per cui siamo in pace con Dio, in pace con
noi stessi, in pace con gli altri è il bene più prezioso che
possiamo avere qui su questa terra.
Vorrei dire, cari amici, che la Madonna, come vedete, nei messaggi di
questi ultimi mesi, ha sviluppato moltissimo la tematica del perdono. Prima di
tutto ha sviluppato la tematica della pace con Dio: chiedere a Dio il
perdono dei propri peccati, pentirsi dei propri peccati, aprire il cuore a
Dio, lasciare che l’Amore di Dio conquisti il nostro cuore, insomma vivere in
pace con Dio.
Poi la Madonna ha sviluppato anche, richiamando due o tre volte, l’importanza
di perdonare noi stessi, perché molte volte noi non ci perdoniamo, ci
odiamo e poi, questa durezza di cuore, questa durezza che abbiamo contro noi
stessi si esprime
anche verso gli altri. Allora la
Madonna ci dice - ma se Dio vi perdona, se Dio vi vuole bene, anche voi perdonatevi,
anche voi vogliatevi bene, guardatevi con quella compassione, quell’umiltà, con
quella pietà con cui Dio vi guarda, ma se Dio ha avuto pietà di voi, se Dio ha
avuto misericordia di voi, se Dio vi vuole bene, anche voi perdonate voi stessi -. Perdonare noi stessi significa non essere
inaciditi o arrabbiati perché siamo dei poveretti,
perché siamo dei fragili, dei deboli, dei cattivi.
Insomma, invece di arrabbiarci e di
crogiolarci nella nostra malattia, presentiamoci al Medico e accettiamo che il
Medico ci guarisca e affidiamoci al Medico.
Poi la Madonna aveva detto anche che quando noi accettiamo l’Amore di Dio e perdoniamo
noi stessi, per noi è più facile, dopo, nei confronti degli altri dare il
perdono e chiedere il perdono.
Queste tre dimensioni sono
legate tra di loro. Una genera l’altra e cioè, prima di tutto: 1) mettiamoci davanti alla Croce e chiediamo perdono dei nostri peccati, presentiamo alla Divina Misericordia le
nostre debolezze, la nostra infelicità, le nostre angosce, le nostre paure, le
nostre fragilità, i nostri errori, presentiamo tutto alla Divina Misericordia e
accettiamo il perdono che Dio ci offre volentieri, perché noi davanti a Dio siamo come dei
bambini malati che il Padre stringe al suo Cuore, 2) questo Perdono di Dio, se entra veramente nel cuore, fa sì che noi perdoniamo noi stessi e ci guardiamo con quell’amore con cui Dio ci guarda, che è ben diverso dall’egoismo e così, in
questo modo, abbiamo il cuore, che è un cuore di carne finalmente e non di pietra,
con il quale 3) possiamo
veramente avere quell’umiltà di chiedere perdono agli altri e di perdonarli a nostra volta.
Vedete come la Madonna con questi messaggi scava nel cuore, perché
cambiamo il cuore, perché se non cambiamo il cuore non diventiamo Cristiani!
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione dall’originale
audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “