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Messaggio a Mirjana del 2 aprile 2010

 

Come ogni 2 del mese verso le ore 9 di mattina la Madonna è apparsa alla veggente Mirjana e le ha dato il seguente messaggio:

 

 

 

 

 

 

"Cari figli,

oggi vi benedico in modo particolare e prego perché torniate sulla strada giusta a mio Figlio, al vostro Salvatore, al vostro Redentore, a Colui che vi ha dato la vita eterna.

Pensate a tutto ciò che è umano, a tutto ciò che non vi permette di seguire mio Figlio, alla transitorietà, all’imperfezione e alla limitatezza e poi pensate a mio Figlio, alla sua immensità divina.

Con l’abbandono e la preghiera nobilitate il vostro corpo e perfezionate l’anima. Siate pronti, figli miei. Vi ringrazio!"

 

Commento di Padre Livio al messaggio del 2 aprile 2010

 

Come vedete, cari amici, la Madonna nei messaggi a Mirjana dice “vi ringrazio” mentre nei messaggi alla parrocchia dice “vi ringrazio per avete accolto la mia chiamata”; c’è una diversità nel taglio dei messaggi perché, mentre i messaggi alla parrocchia sono rivolti appunto a chi ha risposto alla chiamata e a chi fa con Maria un cammino di santità sulla via verso l’eternità, i messaggi dati a Mirjana sono soprattutto rivolti ai non credenti, ai lontani. La Madonna li ringrazia se hanno ascoltato questo messaggio e naturalmente attende che rispondano alla chiamata.

Io mi auguro che siano tanti quelli che in questi giorni, in prossimità della Pasqua, vivendo lontano da Dio e quindi nelle tenebre, nel male, nella solitudine esistenziale, nell’inquietudine, nella morte, siano tanti quelli che escono dal sepolcro, escono fuori a vedere la luce del sole, siano tanti quelli che escono dalle caverne per andare verso la luce della Resurrezione, della speranza, della vita e della gioia.

La Madonna in questo messaggio, cari amici, invita soprattutto i lontani a tornare sulla via giusta. Cos’è la “via giusta”? È la retta via, la via che porta al Cielo, la via che porta a Dio, la via che conduce all’Eternità; questa via giusta va esattamente nella direzione contraria dell’altra via, la via che la Madonna chiama la “via della rovina” e che il Vangelo chiama la “via della perdizione”, e molti sono quelli che si sono incamminati per essa, è la via della     vanità, la via delle false luci, la via delle false gioie, la via dei piaceri passeggeri, la via in cui ci si illude di essere felici soddisfacendo le “fami” dell’io egoistico.

Innanzitutto, come vedete, quando la Madonna ci indica la retta via ci indica Colui che è la Via, la Verità, la Vita: Gesù Cristo: “vi benedico in modo particolare e prego (la Madonna sta pregando perché molti si convertano in questa Pasqua) perché torniate a mio Figlio, al vostro Salvatore, al vostro Redentore” cioè la Madonna prega perché i lontani, coloro che sono incamminati sulla via della rovina, tornino sulla retta via. E cos’è questa retta via? È “mio Figlio”.

La Madonna, come avete notato nei messaggi di Medjugorje, è veramente la Madre di Cristo, la Madre della Chiesa, la Madre dell’umanità, la Madre nostra, di ognuno di noi e Lei chiama Gesù “mio Figlio”. Lei è la Madre del Redentore e allora prega perché i lontani tornino a Gesù, tornino a suo Figlio che è il nostro Salvatore.

In questi giorni della Settimana Santa in modo particolare Cristo ci ha salvato, ha riscattato la nostra vita, ci ha salvato dal peccato, dalla morte, dal maligno, spezzando le catene della dittatura infernale, ci ha redento, ci ha ricomprato, ci ha fatti suoi, ci ha reintrodotti nel regno della Luce. Tutto questo è avvenuto nel mistero pasquale che ha coronato la vita di Cristo col suo sacrificio grazie al quale Gesù è diventato il nostro Salvatore, il nostro Redentore e, come frutto della Redenzione, ci ha dato la Vita Eterna: “a Colui che vi ha dato la Vita Eterna”.

Qui ritorna uno dei temi più ricorrenti nel messaggio di Medjugorje, cioè la Madonna vede questo mondo, questa “aiola che ci fa tanto feroci” (citando Dante) e vede che noi uomini siamo qui tutti protesi come dei cani affamati che cercano di addentare qualche osso e poi, quando lo hanno addentato, cercano di masticarlo finché poi arriva la fine della vita e le ossa bisogna mollarle. Siamo cioè qui che ci combattiamo per un pugno di terra, questa è la verità, e crediamo che questa sia la vita, anzi quelli che si atteggiano a intellettuali, a soloni, intelligentoni e son quelli che hanno una visione laica della vita atea e materialistica, mondana, sono come dei bachi da seta rinchiusi nel loro bozzolo. La Madonna ci dice “ritornate a Colui che vi ha salvati, che vi ha redenti e che vi ha dato la vita eterna” ci ricorda che noi siamo fatti per la vita eterna per la vita che non finisce, per l’ Eternità, per la vita divina! Che è amore, che è gioia che è pace.

Poi la Madonna ci invita a fare un paragone, ci invita a paragonare quello che ci offre il mondo e che ci offre la via della perdizione, la via della rovina e quello che ci offre suo Figlio.

Che cosa ci offre il mondo, cari amici, quello che ci seduce quello che ci piace, la fiera delle vanità attraverso le quali Satana ci seduce, ci inganna e ci distrugge con quello che ci offre. La Madonna quindi ci dice di pensare a tutto ciò che è umano, terrestre, terra-terra, di valutare tutto ciò che ci irretisce tutti i giorni, ci attira, ci assorbe tutti i giorni come il piacere, il denaro, le ricchezze, gli onori, tutte queste cose umane, “pensate a tutto ciò che non vi permette di seguire mio Figlio”, perché per seguire Cristo occorre rinnegare se stessi, prendere la propria croce e seguirLo. Ma noi non vogliamo rinunciare a ciò che e umano e che poi, stringi stringi, è solo un pugno di terra. La Madonna ci dice “valutate     dov’è che siete irretiti, valutate cos’è che state mangiando, siete irretiti nelle sabbie mobili dei vostri vizi e state mangiando fango, pensate alla transitorietà a come tutto è effimero, tutto passa, tutto ciò che stringete è come ombra che non potete trattenere”.

C’è qui un riverbero del Qohèlet (Bibbia) perché la Madonna è la Sede della Sapienza in Lei c’è la Bibbia viva, quando dice vanità delle vanità, tutto è vanità, pensate alla transitorietà, all’imperfezione. Cosa vuol dire imperfezione? Vuol dire che su questa terra non c’è nulla di perfetto, ma noi aspiriamo alla perfezione, aspiriamo alla santità, aspiriamo alla bellezza, alla verità, qui tutto è imperfetto, tutto è finito, tutto è limitato. La Madonna qui ci invita a fare un paragone tra ciò che il nostro cuore desidera; che cosa desidera il cuore dell’uomo che è stato creato per Dio? Desidera l’eterna bellezza, l’eterna felicità, desidera lo splendore della verità desidera le altezze della santità, mentre qui sulla terra c’è la transitorietà, l’imperfezione e la limitatezza. Non c’e’ la felicità nelle cose di questo mondo perché sono imperfette, sono limitate, sono transitorie mentre noi vogliamo qualcosa di eterno, di perfetto, di infinito.

Mi viene in mente un passaggio del “Gesù di Nazareth” di Benedetto XVI, quando il Papa si chiede “che cosa ci ha portato Gesù?” e risponde che Gesù ci ha portato ciò che nessun altro ci ha portato, ci ha portato Dio. Cioè attraverso Gesù Cristo, attraverso il Figlio, il Padre ha donato se stesso, ci ha donato la Sua divinità e ci ha donato tutto ciò che è proprio della divinità, dallo splendore della verità all’infinita gioia, all’infinito amore, all’infinita bellezza, all’infinita pace.

Ciò che ci dà Gesù noi lo sperimentiamo, lo sperimentiamo quando apriamo il cuore, ci confessiamo, ci pentiamo dei peccati, riceviamo l’assoluzione del sacerdote e cosa ci mettiamo nel cuore? Qualcosa di eterno, di infinito, di meraviglioso: sentiamo la pace, sentiamo la gioia ci sentiamo amati, sentiamo la vita eterna, sentiamo la nostalgia dell’eternità, sentiamo la nostalgia del Paradiso.

Questo paragone meraviglioso che la Madonna ci invita a fare fra la terra promessa e le cipolle d’ Egitto: Pensate a tutto ciò che è umano, a tutto ciò che non vi permette di seguire mio Figlio, alla transitorietà, all’imperfezione e alla limitatezza e poi pensate a mio Figlio, alla sua immensità divina  ci porta al momento della decisione. E cosa dobbiamo decidere? Di abbandonarci totalmente a Dio, di deciderci sulla via della santità, sulla via dell’eternità, di deciderci per il Paradiso o, se vogliamo, deciderci per la conversione come ci ha detto più volte la Regina della Pace. Abbandonandoci completamente a Lui e, guardate che bello, la Madonna una volta ha detto che “riflettete che il vostro corpo andrà a finire sotto terra”, l’ha detto con una frase per dire: “attenzione a quale servitore state servendo, il vostro corpo marcirà sotto terra”, come per dire che non è il corpo la componente principale del vostro essere.

E ci dice “Con l’abbandono e la preghiera nobilitate il vostro corpo”, il nostro corpo va nobilitato perché nel nostro corpo pullulano i vizi, i vizi capitali, la superbia, l’avarizia, la lussuria, l’ira, la gola, l’invidia, l’accidia, nel nostro corpo si muovono le concupiscenze,  il nostro corpo però non va disprezzato, va nobilitato, va elevato, con la fiducia in Dio, con l’abbandono a Dio, con la preghiera.     

Naturalmente qui c’è un riferimento alla Resurrezione di Cristo e c’è come un invito a risorgere anche noi spiritualmente e risorgendo spiritualmente, nobilitiamo il nostro corpo e rendiamo perfetta la nostra anima.

Quindi la Madonna nell’ultimo passaggio “Con l’abbandono e la preghiera nobilitate il vostro corpo e perfezionate l’anima” ci invita a risorgere con Cristo a vita nuova come ci invita più volte a fare S.Paolo.

E poi c’è una conclusione un po’ sibillina, anche se biblica, che però va a mio parere aggiunta, confrontata e collegata con il messaggio precedente, quello del 18 marzo, quando ci aveva invitato a pregare per i non credenti, per coloro che non conoscono ancora l’amore di Dio dicendoci  perché alla fine della loro vita non trovino il giudice ma trovino il Padre” e in questo messaggio c’è qualcosa di simile con quel “siate pronti” di eco evangelica. Gesù dice: “siate pronti perché nell’ora in cui meno ve lo aspettate arriverà il Figlio dell’ Uomo”(Lc 12,35) e che ha un valore escatologico, siate pronti alla chiamata di Dio, siate pronti agli interventi di Dio, siate pronti alla venuta di Dio, siate pronti al passaggio della Grazia, “temo il Signore che passa” diceva S. Agostino “perché avendo bussato alla porta potrei anche non sentire e non aprire”. “Siate pronti, figli miei” quel “siate pronti” e’ rivolto soprattutto al mondo dei non credenti, dei lontani, perché non si facciano sedurre dalla terra, escano fuori dalle tombe, dalle caverne, fuori dalle presunzioni e dalle superbie, dalle supponenze, ricordando che siamo delle povere creature; perché riconoscano che sono delle creature e si aprano a Dio nostro Padre sottomettendosi a Lui che li eleverà alla dignità dei figli.

Ecco questo magnifico messaggio che la Madonna rivolge al nostro mondo in questo Tempo di Grazia, di luce, di gioia, in questo tempo della Resurrezione.

Certo fa impressione dopo 2000 anni che Cristo è risorto e che è il Re dell’Universo, che ha vinto il maligno, l’impero delle tenebre, la dittatura del male, che ha vinto la morte, che ci ha indicato la Vita Eterna, per cui lo scopo della nostra vita sarà come quello di Gesù, sarà come quello di Maria, la prima creatura che ha partecipato alla Resurrezione di Cristo, fa impressione che dopo 2000 anni siamo qui che quasi disprezziamo la Croce di Cristo, anzi la combattiamo, il mondo combatte la Croce di Cristo, la disprezza, il mondo preferisce il dittatore infernale al liberatore celeste. Questa certamente è una constatazione che fa dire alla Madonna “siate pronti  perché Dio non sta a guardare.

Con questo messaggio, cari amici, la Madonna ci introduce alla gioia della Pasqua a questo giorno di resurrezione e di vita e la primavera che si risveglia è il segno che l’inverno non è l’ultima parola, che la morte non è l’ultima parola, che la vita eterna ci attende .

Risorgiamo tutti con Cristo attraverso il sacramento della penitenza, partecipiamo alla veglia del sabato santo partecipiamo alla Messa della resurrezione e avremo la pace di Gesù nei nostri cuori e che la pace si allarghi alle famiglie e preghiamo per la pace nel mondo intero. Cristo risorto è veramente la nostra speranza, la vita, la nostra gioia e il nostro amore: il tesoro dell’ umanità.  

 

 

 

N.B. Il testo di cui sopra  può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando:  Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

 

 

 
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