Medjugorje, 25 dicembre 2010
"Cari figli,
oggi io e mio Figlio Gesù desideriamo darvi l’abbondanza
della gioia e della pace affinché ciascuno di voi sia gioioso portatore e
testimone della pace e della gioia nei luoghi dove vivete.
Figlioli siate benedizione e siate pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Vorrei,
cari amici, oggi come sempre leggere e commentare il messaggio della Regina
della Pace, dato attraverso la veggente Maria Pavlovic’ Lunetti. Il messaggio
di Natale non ha parole nuove, anzi riprende tante tematiche di messaggi
precedenti; però il significato è ben preciso ed è un significato estremamente confortante, perché la Madonna dice che questo
tempo di Natale è il tempo della pace e della gioia.
Non
dimenticate che il Vangelo di Luca, raccontando la Natività, abbonda proprio di
queste due espressioni: gioia (dei pastori, dei Magi) per la venuta del
Salvatore e pace annunciata dagli Angeli in cielo. Quindi la gioia e la pace sono le due caratteristiche del Natale. Gioia e pace sono
due nomi che possono avere tanti significati; qui il significato è totale,
profondo, radicale perché sono gioia e pace che il mondo non può dare: cioè la
gioia di essere amati da Dio, di essere perdonati, la gioia del valore, del
significato della bellezza e della grandezza della vita.
È
la gioia dell’amore che Dio riversa
nei nostri cuori; è anche la gioia dell’amore fraterno tra gli uomini, quell’amore
che vediamo rilucere nella Santa Famiglia di Nazareth. La pace: è forse
l’esperienza più bella che l’uomo possa fare su questa terra, perché la gioia
su questa terra è un po’ instabile, sta molto nel profondo, a livello della
coscienza, della psicologia. Siamo molto tribolati.
La pace invece è qualcosa di sperimentabile, perché noi ce
ne accorgiamo quando facciamo il bene. È allora che noi sentiamo la pace,
perché la coscienza è molto vigile in noi e quando la coscienza è in pace, noi
godiamo un anticipo del Paradiso; questa
pace non è turbata da nulla,
perché, anche se ci sono le incomprensioni, le persecuzioni, i problemi, le
difficoltà, se dentro hai la pace, sei tranquillo, perché quello che ti colpisce dall’esterno non tocca quello che hai dentro.
Questa gioia e questa pace sono quei doni del Natale di cui la Madonna e suo
Figlio Gesù ci vogliono ricolmare in queste feste.
Questo
è, a mio parere, il significato del messaggio che oggi, in questo Natale, in
questo tempo così tribolato del mondo, della Chiesa, della nostra Italia e
forse della nostra vita personale, questo è il messaggio bello e consolante che
Gesù e Maria ci vogliono dare: l’abbondanza della gioia e della pace.
Ovviamente
cari amici, il problema non è che Dio non dà, Dio dà. Il problema è prendere.
Per prendere la gioia e la pace, cari amici, ci vuole il cuore aperto dalla fede, dalla speranza, dalla
preghiera, dal pentimento dei peccati, dalla Confessione. E da dove attingiamo la gioia e la pace?
In primo luogo dalla preghiera, dai Sacramenti, dalla Confessione e dalla Comunione.
Quindi approfittiamo di tutto ciò! A parte il fatto che Dio è sempre
disponibile e, come ha detto la Madonna, “il problema non sono le grazie che io
vi vorrei dare, il problema è che voi non me le chiedete o comunque non avete
la disposizione interiore per prenderle” (nota: Rue du Bac). Allora il primo
passo da fare è proprio questo, dire: “Signore, riempi i nostri cuori della tua
gioia e della tua pace! Insegnaci ad aprire il cuore per prenderle! Dicci cosa
dobbiamo fare!” Noi sappiamo infatti quali sono le indicazioni generali
(preghiera, Confessione, Comunione), ma poi ognuno ha quei passi personali che
sono ispirati dallo Spirito Santo. Allora cosa devo scegliere, cosa devo
decidere per prendere questa gioia e questa pace?
Poi,
benché il messaggio sia molto breve, la Madonna, fateci caso, non tralascia mai
l’aspetto missionario. Anche nel messaggio del secondo giorno dato alla
parrocchia, disse: “Convertitevi voi
della parrocchia, perché tutti quelli che vengono qui si convertano anche loro”.
Cioè la Madonna vuole convertirci e fare di noi strumenti di conversione, ci dà
la gioia e la pace, ma vuole che ognuno
di noi sia gioioso portatore e testimone della pace e della gioia. Queste
espressioni che abbiamo trovato tante volte da parte di Maria Santissima
(portatori della pace, testimoni della gioia, apostoli dell’amore, mani
gioiosamente tese) sono tutte le espressioni missionarie della Madonna.
Quindi
Dio dà a noi la Sua pace e la Sua gioia per riempirci il cuore di queste, e noi
dobbiamo emanare, diffondere, irradiare pace e gioia. Dove dobbiamo andare per
irradiarle? La Madonna non ci dice: “Prendete l’aereo e andate chissà dove…” ma
dice “nei luoghi dove vivete”. E dove viviamo? Innanzitutto nella famiglia, che è il luogo dove
dobbiamo diffondere la pace e la gioia. Poi i luoghi di lavoro, i luoghi
di studio. Alcuni dicono: “Io sono
il solo che crede nella mia classe”, oppure dicono: “Il mio posto di lavoro è
un groviglio di vipere e tutti sono d’accordo nel dare addosso al cattolico!”
La Madonna ha la sua strategia, Lei mette il diserbante là dove ci sono le
erbacce. Noi siamo quel diserbante che la Madonna colloca nei punti strategici.
Così come il sale è un diserbante perché dove è messo non cresce niente. E noi
dobbiamo essere il sale della terra. Quindi non lamentiamoci, cari amici, se
nella famiglia siamo soltanto noi; noi siamo quel diserbante, quel sale, quel
lievito, quella luce che dobbiamo fare su un mondo di tenebre, menzogne e morte
come ha detto la Madonna, Nostra Signora mette proprio lì la luce, l’amore, la
gioia, la pace, dove c’è il mondo nella sua spietatezza, nella sua mancanza di
misericordia, nelle sue invidie, gelosie e tutte le peggiori cose.
E
poi dappertutto anche nella strada, al
bar, nei luoghi di divertimento portiamo la santità di Dio, la sua Luce, la
sua Bontà e Misericordia, la buona parola in questo mondo di cattive parole
dove ci si azzanna a vicenda!
La
Madonna è qui per questo: per animare i portatori della gioia e della pace.
Inoltre non solo dobbiamo portare gioia e pace, ma essere noi la benedizione e pace dove ci troviamo!
Questo
è un bellissimo programma di vita, è la rivoluzione cristiana, questa è la
trasformazione del mondo. Ci sono gli uomini così, il mondo va avanti perché ci
sono tantissime persone ignote al mondo, magari disprezzate dal mondo, che
sono, là dove si trovano, benedizione e pace e sono quei diserbanti che
impediscono alle male erbe di prendere il sopravvento, sono quelle luci che
impediscono alle tenebre di prendere possesso del mondo.
Come sapete, il veggente Jakov ha
l’apparizione una volta l’anno, il giorno di Natale, dal 1998. E anche questo Natale la Madonna gli è apparsa e
gli ha spiegato i 10 segreti e poi ha chiuso dicendo: “Pregate, pregate, pregate!”
Vorrei ricordare che anche nelle apparizioni annuali ad Ivanka la Madonna ha
rispiegato i 10 segreti. Evidentemente c’è una rivelazione progressiva per
quanto riguarda questo argomento. Le mie osservazioni in proposito sono molto
semplici e sono queste: che ad alcuni
veggenti (Mirjana, Ivanka e Jakov) la Madonna spiega i dieci segreti
progressivamente. Ad Ivanka per esempio ha spiegato dal 4° al 10° segreto e
adesso ritorna daccapo. Alcuni dei veggenti conoscono poco dei segreti, per
esempio Marja a cui ho fatto qualche domanda il giorno di Natale, ha detto che
lei non ne conosce la data, mentre Vicka e Mirjana la conoscono.
La
prima osservazione da fare perciò è che la rivelazione dei segreti è in atto;
ci sono approfondimenti anche perché i veggenti hanno una comprensione
progressiva in base a ciò che la Madonna rivela loro. Seconda osservazione: la
rivelazione dei segreti riguarda tutti e sei i veggenti e le spiegazioni sono
date a tutti e sei. Vicka mi ha detto più di una volta che tutti avranno un
ruolo nel tempo dei segreti. Sarebbe riduttivo quindi indicare in Mirjana la
figura unica, anche se lei certamente ha una missione rilevante che è quella di
rivelarli mediante un sacerdote da lei scelto, Padre Petar Ljubcic’. Inoltre la
tematica dei 10 segreti è iniziata fin dal primo anno e da allora è sempre
stata una tematica viva e non si è sovrapposta più tardi. La Madonna non se ne
è dimenticata e la tiene sempre viva dopo averla rivelata man mano; ai tre che
ancora non ce l’hanno verrà dato il 10° segreto e a quelli che già ce l’hanno i
segreti vengono approfonditi.
La
tematica dei dieci segreti quindi non è marginale o esterna, ma portante delle
apparizioni, perché è il punto di arrivo delle Apparizioni. Infatti Vicka due o
tre anni fa mi ha detto: “Per quanto riguarda le apparizioni di Medjugorje
siamo ancora agli inizi”. I motivi infatti per cui la Madonna è qui da così
tanto tempo è che noi stiamo attraversando un tempo che Lei ha racchiuso
appunto nei dieci segreti, tempo di grande prova per il mondo e per la Chiesa.
Noi possiamo dire con le parole di Papa Giovanni Paolo II che “il mondo è a
rischio di autodistruzione” e con Papa Benedetto XVI° (discorso alla Curia
Romana) che “il mondo è in pericolo, è in una fase di disfacimento morale che
preannuncia sconvolgimenti paragonabili al crollo dell’Impero Romano”. Questo
perché sono venute meno le basi morali del Cristianesimo.
Il
mondo è in pericolo e la Madonna è qui per questo passaggio, perché vuole
costruire con noi “il mondo nuovo della pace, un tempo di primavera”.
Quindi
i dieci segreti sono il punto di arrivo delle apparizioni di Medjugorje.
Io sono molto contento che ci sia una commissione internazionale presieduta dal Cardinale Ruini, che è una mente certamente nobile, con personalità di grandissimo rilievo, e sono convinto che nella commissione ci siano persone capaci di capire quello che noi diciamo da anni: che la Madonna è qui per così tanto tempo, perché è in ballo il futuro del mondo, per giocare la partita decisiva con satana, satana vuole distruggere il mondo, la Madonna è qui per salvarlo, e lo salverà.
Il
Papa questo l’ha già capito, perché sa che c’è la possibilità che il mondo
soccomba all’attacco del maligno e Lui ha questa consapevolezza. Questo è
confortante; noi siamo dunque portatori della pace e della gioia in questo
periodo di tenebra.
Coraggio,
cari amici, facciamo con Maria questa santa battaglia prima di tutto con la
nostra vita e a Medjugorje, oasi di pace, veramente ci si prepara per i grandi
combattimenti quotidiani!
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it