Messaggio a Mirjana del 2 gennaio 2012
Come ogni 2 del mese verso
le ore 9 di mattina la Madonna è apparsa a Medjugorje alla veggente Mirjana e le
ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli,
mentre
con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e
sofferenza, vedo un passato ferito e una ricerca continua, vedo i miei figli
che desiderano essere felici, ma non sanno come.
Apritevi
al Padre! Questa è la via alla felicità, la via per la quale io desidero
guidarvi.
Dio
Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella
disperazione.
Quando
lo comprenderete ed accetterete, sarete felici.
La
vostra ricerca si concluderà.
Amerete
e non avrete timore. La vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio
Figlio. Vi ringrazio.
Vi prego: pregate per coloro
che mio Figlio ha scelto. Non dovete giudicare, perché tutti saranno giudicati".
Questo messaggio certamente è entrato in molti cuori, anche in
quelli di chi forse è più lontano dalla fede e dalla pratica religiosa, perché ha un taglio esistenziale molto
evidente, in quanto la sofferenza e il dolore sono i nostri compagni, sono i
compagni della nostra vita.
La
Madonna addirittura arriva a parlare anche di disperazione. Lei vede la deriva
a cui arriva una vita quando è lontana da Dio, come quando sulla terra non
splende più il sole. Immaginatevi cosa sarebbe la terra! Sarebbe una lunga,
insopportabile e gelida notte invernale. Così è la vita quando non si prende il
sole di Dio che illumina, che riscalda, che dà gioia.
Questa
è la situazione esistenziale dell’umanità specialmente nel nostro tempo in cui
molti vivono come se Dio non esistesse, come se Dio non ci fosse e quindi,
anche se sono sazi, come diceva una volta il Cardinale Biffi disegnando un po’
la società del nostro tempo, sono sazi e
disperati.
Però
quello che mi ha colpito in questo messaggio è che la Madonna non punta il dito
contro i sazi e i disperati, ma dice: “con materna preoccupazione guardo nei vostri
cuori”, cioè la Madonna vede questa umanità che si è allontanata da
Dio, da suo Figlio, dalla verità, dalla luce e quindi anche dalla pace. Vede
questa umanità sofferente e sofferente per colpa sua, perché non è che manchi
la via della salvezza, la via della gioia, anzi, possiamo dire come diceva
Giovanni Paolo II: “è in atto un
consapevole rifiuto di Cristo”.
Però
la Madonna non rimprovera né punta il dito, è come una madre che vede i figli
che soffrono, anche se soffrono per colpa propria, anche se soffrono perché
hanno voluto sbagliare, nonostante le Sue raccomandazioni, però vedendoli
soffrire si dà da fare. Insomma una madre che vede i figli che soffrono non sta
lì a valutare se hanno colpa o non hanno colpa, se è colpa loro o colpa di chi,
e dice: “con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore
e sofferenza”, indica le due componenti della vita umana, il dolore e la sofferenza, sia fisica, che psicologica, che spirituale. Questo
dolore e questa sofferenza sono contrassegnati da il cumulo delle ferite,
delle amarezze, delle sconfitte, il cumulo delle disillusioni, e tutto ciò ha
fatto sì che il cuore sia gonfio ormai e quindi si arriva perfino alla
disperazione.
Questo
è lo sguardo materno di Maria: “vedo in essi dolore e sofferenza, vedo un
passato ferito e una ricerca continua” e poi la Madonna dice: perché
tutto questo? Perché, come dice Sant’Agostino: “tutti cerchiamo la felicità”, non c’è uomo che non cerchi la
felicità, la felicità è il motore della vita, è il motore di tutte le
nostre scelte, il motore di tutte le nostre azioni, tutti desideriamo essere
felici.
Solo
che passiamo da un’illusione all’altra e cioè la nostra vita è fatta da un
concatenamento di illusioni e delusioni, finché poi il calice dell’amarezza
trabocca. Questo perché non abbiamo imboccato la via della felicità, abbiamo cercato la felicità nell’effimero,
nelle cose che passano. La
Madonna ci aveva già messo in guardia: “tutto
crolla, tutto passa”, ci aveva
anche detto: “cosa vagate qua e là”,
soprattutto per noi credenti, noi sappiamo qual è la via della felicità.
La
via per la quale la Madonna desidera guidarci, sia ben chiaro è la via stretta, non è la via larga, la via larga è una via illusoria, è
quella in cui satana ci distrugge con quello che ci offre, è la via in cui le illusioni di felicità diventano
delusioni. La via della felicità è una via più stretta, lo dice il Vangelo,
ma come diceva Paolo VI con una felicissima espressione: “il Cristianesimo non è facile ma è felice”.
Quindi
la via della felicità è meno facile ovviamente di quella larga e spaziosa che
satana ci propone, è la via in salita, è la via attraverso la quale noi saliamo
in alto, noi sappiamo che tutti i sentieri di montagna sono molto faticosi,
però dall’alto si godono dei panorami meravigliosi.
La
Madonna ci dice che c’è una via della
felicità. Non è vero che la
felicità sia un’illusione, come diceva il Leopardi, non è vero che la felicità
non esiste, non è vero che la felicità non sia possibile, la felicità esiste, è
possibile, anzi potremmo definire la
felicità come la pienezza dell’amore, però questo amore che rende felici,
questo amore che sazia il cuore, che sazia la nostra fame di assoluto e di
felicità, questo amore ce lo dona il Padre Celeste.
Ecco
perché la Madonna dice: “Apritevi al Padre”. Il Padre
Celeste, attraverso Suo Figlio, Verbo Incarnato, e attraverso lo Spirito Santo,
lo Spirito d’Amore che è stato diffuso nei nostri cuori nel Battesimo e che
molte volte abbiamo perso per strada, ci dona la felicità che è questa pienezza d’Amore ed è l’Amore di Dio
diffuso nei nostri cuori.
Senza
questo Amore che è certo, che è sicuro, che non tradisce mai, che non passa
mai, senza questo Amore non possiamo
essere felici. Noi non siamo come gli animali che sono felici quando sono
sazi, perché il cuore umano ha fame di
amore assoluto e di amore eterno che non c’è nelle creature, ma ci viene
soltanto da Dio che ce lo comunica attraverso il Cuore di Gesù Cristo e
attraverso il Cuore di Maria.
Bevendo
di quell’acqua, cioè di quell’amore non abbiamo più sete, mentre bevendo
l’acqua delle cose effimere noi avremo ancora sete, come dice Gesù
nell’incontro con la Samaritana.
La via della felicità è aprirsi al
Padre. Il Padre ci dà questo
Amore, perché Lui non lascia mai i suoi figli soli. Noi molte volte ci sentiamo
soli, noi oggi sgomitiamo gli uni vicino agli altri, ma la nostra società è una
società di solitudine di massa. La cosa che molte volte sorprende è che le
persone sono sole nelle proprie famiglie, hanno la moglie, i figli, i nipoti e
poi sono soli, perché dalla solitudine
ci sottrae soltanto Dio, perché l’unico vero rimedio alla solitudine è Dio,
perché Dio è dentro di te, è una presenza nel tuo intimo, è una presenza che
non ti abbandona mai.
Le altre persone
sono comunque fuori di te, non possono mai essere veramente il rimedio alla tua
solitudine. Se però tu ti apri al Padre Celeste che ti dona attraverso Gesù il
suo Amore, il tuo cuore trabocca di amore.
Allora
tu donando questo Amore di Dio agli altri, esci dalla solitudine e recuperi il tuo rapporto con gli altri,
poiché l’amore che lega è di matrice soprannaturale, è un amore che è al riparo da quelle venature di egoismo che sono nell’amore puramente umano
che poi provocano molte volte dolore e sofferenza.
Allora,
quando noi abbiamo incontrato l’Amore di Dio, non c’è più niente da
cercare, “la vostra ricerca si concluderà. Amerete e non avrete timore”.
L’Amore di Dio, il sentirsi amati da Dio, sentirsi protetti da Dio, mettere la
nostra vita nelle mani di Dio, sentire tutto questo, sentire che la Madonna
come Madre che Dio ci ha mandato ci è accanto, ci guida e ci protegge, tutto
questo fa sì che noi non cerchiamo più
nulla, non c’è più niente da cercare, perché abbiamo trovato il sole della
vita, la luce che illumina e il calore che riscalda.
Quando
uno ha incontrato l’Amore di Dio, la sua ricerca si conclude, è felice,
pur portando la croce.
In
questa visione della vita dove splende il sole di Dio anche le paure si dissolvono, la paura del futuro, la paura della
morte, la paura della malattia, la paura dei tracolli economici, anche
perché poi, quello che dice Gesù: “guardate gli uccelli del cielo: non
seminano, non mietono … eppure il Padre Celeste li nutre, .. guardate come
crescono i gigli del campo, non faticano e non filano …. Neanche Salomone, con
tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro.. cercate prima il regno di
Dio… tutto il resto vi verrà dato in sovrappiù” (Matteo 6,25), quelle
parole di Gesù sono molto vere e se noi crediamo in queste cose poi
sperimentiamo quanto sono vere nella nostra vita, sperimentiamo che Dio c’è,
che Dio ci ama, che Dio ci aiuta e vediamo
che la preghiera fatta con fede è sempre ascoltata.
Dio
ci dà i segni della sua benevolenza, del suo Amore, della sua presenza, e così
“la
vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio Figlio”, cioè
vivremo in Cristo Gesù, vivremo come Gesù nell’affidamento totale al Padre
Celeste.
All’inizio dell’anno la Madonna ci
invita all’abbandono totale in Dio,
alla ricerca del suo Amore, a non disperare della felicità che è possibile e
che ci viene donata. La felicità è un dono prima ancora che una
conquista e questa è l’amore di Dio diffuso nei nostri cuori, con questo
amore di Dio diffuso nei nostri cuori affrontiamo questo nuovo anno, che sia un
anno pieno di opere buone, come la Madonna ha detto nel messaggio precedente.
Quando noi abbiamo sperimentato l’amore di Dio, noi poi siamo le sue mani
gioiosamente tese verso i fratelli. Amerete e non avrete timore! Che bello!
La
Madonna, che come vedete è veramente la Madre della Chiesa, da circa due anni, è molto preoccupata per la Chiesa e non fa che richiamare
tutti noi a pregare per i pastori della Chiesa, ad amare i pastori della
Chiesa, a non giudicare i pastori della Chiesa. Questa volta però l’esortazione
è accompagnata da un ammonimento: “perché tutti saranno giudicati”,
cioè tutti gli uomini saranno giudicati e vorrei aggiungere la parola che ha
detto Gesù stesso: “con la misura con la quale giudicherete, sarete
giudicati”.
La
Madonna veramente parla da Madonna, nessuno al mondo parla come la Madonna,
nessuno parla come Lei.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “