Come ogni 2 del mese, la Madonna e' apparsa a Medjugorje alla veggente Mirjana e le ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli,
in questo santo tempo di gioiosa attesa Dio vi ha scelto per realizzare i suoi grandi progetti.
Figli miei, siate umili. Attraverso la vostra umiltà Dio con la sua sapienza,
delle vostre anime farà una dimora scelta. La illuminerete con le buone opere e così
con cuore aperto attenderete la nascita di mio Figlio in tutto il suo amore generoso. Vi ringrazio, cari figli".
Come sapete dal 1987 la veggente Mirjana riceve l’apparizione della Madonna ogni 2 di ogni mese,
la Regina della Pace scende a pregare per i non credenti, per coloro che non conoscono l’Amore di Dio.
Il messaggio dato a Mirjana il 2 dicembre, come quello del 25 novembre dato alla veggente Marja, è centrato
sul tempo liturgico, come spesso avviene nei messaggi della Madonna che, come Madre della Chiesa, accompagna la Chiesa
nel suo cammino. Quindi il messaggio è rivolto al tempo di Avvento chiamato "santo tempo di gioiosa attesa".
Cosa vuol dire "santo tempo"? E' un tempo in cui noi dobbiamo santificarci,
un tempo in cui Dio ci dà anche
grazie di santità; è un tempo in cui noi dobbiamo purificare il cuore e fare del cuore purificato
la culla dove la Vergine Maria deporrà il Bambino Gesù. E' un tempo santo, di santificazione,
ma c'è anche, come in tutta la Liturgia, d'altra parte, il tema della gioia. Perché
la gioia? Perché Gesù è venuto, è già venuto; gioia per l'evento della
Redenzione, perché il Figlio di Dio si è fatto Uomo e ci ha salvati, ci ha liberati dal potere
delle tenebre, dal peccato, dalla morte, da una vita senza senso, senza prospettive e ci ha spalancato il sole
del suo Amore che ci illumina.
Inoltre la gioia del Natale ha anche una componente molto umana. Noi sappiamo infatti che quando nasce un
bambino c'è sempre una grande gioia nella famiglia e in tutti i parenti; così anche nel Natale
c'è questa gioia, perché Dio è quel Bambino che la Vergine Maria ci ha donato nella notte
del Natale, quel bambino è Dio.
"In questo santo tempo di gioiosa attesa", noi viviamo il tempo di Avvento come un tempo di santificazione
e di gioiosa attesa. Gioia perché Gesù è venuto, attesa di che cosa? Attesa perché
il Natale è un evento che si ripete. Questa volta però non si ripete nella grotta di
Betlemme, il Natale si ripete in ogni cuore, come ha detto la Madonna nell'ultimo messaggio del 25
novembre: "In questo tempo di grazia vi invito a pregare perché il piccolo Gesù possa nascere
nel vostro cuore".
Poi la Madonna dice questa espressione che ci chiama ad una grande responsabilità:
"Dio vi ha scelti per realizzare i suoi grandi progetti" queste parole hanno tutto il senso della
presenza della Madonna a Medjugorje, dove Lei ha scelto proprio una parrocchia perché si convertisse,
perché la gente che va lì a Medjugorje si converta; così tutti coloro che rispondono
alla chiamata sono coloro che Dio ha scelto per i suoi grandi progetti. Quali sono questi grandi
progetti? Lo dice la Santa Vergine dopo: in un mondo che caccia ed elimina Dio, in un mondo in cui satana
si impadronisce dei cuori e li distrugge, come ha detto la Madonna nel messaggio del 25 ottobre, la Madonna
sceglie dei cuori in cui Dio possa abitare, in modo tale che da questi cuori si sprigioni la luce,
la speranza, la gioia, la pace, l'amore che invadano il mondo e lo salvino. E' veramente un grande progetto:
si tratta di sconfiggere satana che vuol mettersi al posto di Dio. E come si sconfigge satana
che vuole mettersi al posto di Dio? Attraverso tanti cuori che sono la dimora di Dio e quindi
la dimora della pace, della gioia, della verità e dell'amore. Questo è il grande progetto
a cui siamo chiamati, quello della nostra santificazione, perché è con la santità che
si combatte l'immoralità, con la fede che si combatte l'incredulità, con l'amore che si combatte
l'odio, con la verità che si combatte la menzogna.
Per questo grande progetto, per questa grande vittoria che Dio vuole ottenere attraverso
Maria, ci vuole l'umiltà. Questa è anche una caratteristica del Natale, Natale è
il tempo della gioia, ma anche il tempo dell'umiltà perché Gesù nasce in una grotta, nasce
nella notte, fuori da Betlemme, nasce come un diseredato. Solo gli umili pastori Lo riconoscono e quindi il Natale
veramente ha i tratti dell'umiltà, umiltà che deve essere anche la nostra. Pensiamo a Maria, Giuseppe
e il Bambino Gesù, sembra una famiglia di rifugiati e poi ai pastori: queste poche, umili persone sono quelle che
hanno celebrato il Natale, è su di esse che il Cielo si apre e proclama la Pace in terra agli uomini di buona
volontà, sono queste le persone che hanno cambiato il mondo; dal momento in cui Gesù è nato,
il mondo è radicalmente cambiato. Questo evento continua nella storia, continua nei cuori delle persone; noi
siamo chiamati a far rivivere con la nostra umiltà questo Natale, noi siamo i pastori, noi siamo gli umili,
i piccoli che devono far rivivere la notte di Natale in tutto il mondo.
"Attraverso la vostra umiltà Dio con la sua sapienza, delle vostre anime farà
una dimora scelta." Siamo in un mondo in cui satana si impadronisce dei cuori e cerca di cacciare Dio dal mondo,
cacciare Cristo dal mondo e prendere lui stesso il posto di Dio, ma noi facciamo prendere il posto del nostro cuore
a Dio perché è in questo modo che Dio caccerà fuori il principe di questo mondo, facendo
delle nostre anime la sua dimora.
Quindi nella preghiera, nel silenzio, nel raccoglimento, nella purificazione del cuore prepariamo la culla del
cuore perché sia la dimora di Gesù, questa dimora scelta ci richiama alla grotta di
Betlemme, la mangiatoria, dove la Vergine Maria ha deposto il piccolo Gesù, sia la nostra anima,
il nostro cuore.
Però non basta, la Madonna dice che la luce della grotta di Betlemme, la luce stessa degli angeli,
la stella che illuminava, questa luce devono essere le nostre opere buone. Il Natale è anche
la festa della bontà, la Madonna pensa ai pastori che portarono i doni, i Re Magi che portarono
i doni, anche noi non dobbiamo limitarci a vivere il Natale interiormente nella dimensione dell’amore di Dio,
ma viverlo anche nella dimensione dell’amore del prossimo, attraverso la riconciliazione delle
nostre famiglie, attraverso il perdono reciproco, attraverso il dono della pace nelle famiglie, nelle comunità,
nei quartieri, nei luoghi di lavoro, attraverso le buone opere. Possiamo certamente nelle nostre spese
di Natale che sempre ci sono pensare anche a fare atti di carità, atti di generosità, questi
atti sono una luce che illumina le nostre anime. Così dunque con l’umiltà, con la preghiera, con
le opere buone noi con cuore aperto aspettiamo la nascita di Gesù che si dona a noi in tutto il suo
infinito e generoso amore. "Vi ringrazio, cari figli".
Come vedete è un messaggio che emana tutto il mistero del Natale.